Di Massimo Getto (Vicepresidente e CFO – ViasatGroup)
Negli ultimi anni si sono imposti all’attenzione di tutti e rappresentano un vero e proprio cambio epocale nella gestione della flotta aziendale. Stiamo parlando dei dispositivi o applicazioni telematiche: strumenti per il monitoraggio dei consumi di carburante o dei chilometri percorsi, per la geolocalizzazione, per il controllo delle velocità e dello stile di guida, per il recupero del veicolo oggetto di furto e molto altro.
Ignorare oggi questo imperativo vuol dire ripetere l’errore commesso trent’anni fa da molte imprese che non hanno assecondato il cambiamento imposto dall’informatica.
Lo strumento è così potente da creare un vero punto di rottura con il passato. Le potenzialità di ottimizzazione della gestione delle flotte associate alla telematica hanno ricaduta principale in quattro macro aree: ottimizzare l’utilizzo dei veicoli aziendali, ridurre i tempi di viaggio e di intervento, ridurre i costi di trasporto, aumentare la sicurezza.
Dalla nascita del primo antifurto satellitare sono trascorsi oltre 25 anni, durante i quali la telematica ha fatto passi da gigante pur mantenendo un mercato sottostimato e non ancora maturo rispetto ai volumi potenziali. In questo percorso l’Italia ha dimostrato di possedere eccellenze di primo piano dal punto di vista tecnologico, ritagliandosi un ruolo da apripista in questo campo sul piano internazionale.
Nei prossimi anni assisteremo a uno sviluppo esponenziale di questi sistemi info-telematici che cambieranno radicalmente il paradigma della mobilità dei mezzi e delle merci. Diventa però importante definire il perimetro dei dispositivi satellitari che oggi presentano differenze in alcune casi anche sostanziali. Occorrono infatti soluzioni sofisticate per elaborare i dati in informazioni e trasformare quest’ultime in conoscenza, fornendo al gestore di flotta un sistema di knowledge base in grado di rendere più efficiente ed efficace la propria gestione, ridurre i costi operativi e migliorare i risultati di business.
Sono tre i parametri da tenere in considerazione per poter scegliere oculatamente il proprio partner nel progetto di telematica: la componente tecnologica, l’affidabilità quotidiana del servizio (che può richiedere specifiche particolari in funzione delle specificità del business) e la
sostenibilità di un rapporto di medio/lungo termine in un settore che richiede ricerca e investimenti continui.
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