Intervista con Francesco Signor Responsabile Comunicazione VIASAT GROUP.
E già, perché quella di sottrarre il mezzo al legittimo proprietario, oltre ad essere un fenomeno assai diffuso in Italia, è da sempre una vera e propria industria del crimine che alimenta ingenti guadagni per il ladro o per la banda organizzata che sia. Certo, negli anni le cose sono migliorate ma la battaglia è ancora lontana dall’essere vinta.
Quali sono i numeri che meglio identificano questo fenomeno?
I furti d’auto, benché in costante diminuzione, continuano a rappresentare un reato molto frequente. Rimane quindi l’emergenza. Entrando nel dettaglio, secondo gli ultimi dati della Divisione Centrale della Polizia Criminale, sono 112.155 le auto rubate nel 2013 contro le oltre 115 mila dell’anno precedente. La Campania è tra le Regioni maggiormente colpite con quasi 21 mila auto sottratte ai legittimi proprietari. Segue il Lazio con 19.863 furti e la Lombardia (16.180). Più staccate, ma non di molto, la Sicilia (16.936) e la Puglia (15.291).
In cima alla lista delle auto rubate continuano ad esserci le utilitarie?
Si. Le piccole di casa Fiat sono le più desiderate: Panda, Punto, 500, sono in assoluto le più rubate (e anche le più rinvenute). Sono “richieste” sia per farne un uso temporaneo – per commettere altri reati (rapine, trasporto di droga, ecc) e talvolta per scorribande giovanili – sia per alimentare il traffico dei pezzi di ricambio rubati (specialmente se si tratta di modelli col tempo divenuti rari, per i quali i ricambi non sono più disponibili presso i costruttori). Queste auto restano comunque nel Paese e non alimentano il traffico internazionale. Il discorso cambia radicalmente quando si sale di livello e si parla di automobili di lusso. In questo caso, se non adeguatamente protette con sistemi satellitari, ci sono molte più difficoltà che vengano ritrovate. Si tratta spesso di furti su commissione, dove le vetture prendono subito la strada dell’occultamento, del taroccamento e poi dell’estero.
Come procede l’attività di contrasto e di prevenzione? Si sono ottenuti risultati importanti?
Si sperava in un dato migliore. Perché sul fronte delle auto ritrovate i numeri ci dicono che il saldo tra i furti e i ritrovamenti nel 2013, guardando alle statistiche ufficiali, è peggiore di quello dell’anno precedente. Certo non si può pretendere che le Forze dell’Ordine acciuffino tutti i topi d’auto. In questo senso, i dispositivi satellitari installati a bordo dei veicoli rappresentano un deterrente formidabile, garantendo un elevato livello di protezione.
Come ci si difende allora?
L’evoluzione tecnologica dell’antifurto gioca un ruolo decisivo e quello satellitare rappresenta l’avanguardia nella lotta ai furti d’auto. È evidente che, in alcuni casi, quando l’organizzazione criminale è particolarmente strutturata e anche “forte economicamente”, condizione necessaria per dotarsi di apparecchiature sofisticate in grado di contrastare l’antifurto, diventa più complicato ostacolarle. Ci sono in circolazione sistemi Jammer, vietati dalla legge e utilizzati in campo militare, che disturbano il segnale GSM e GPS per impedire al dispositivo di trasmettere. In questo senso, le soluzioni satellitari di casa Viasat sono particolarmente evolute e dotati di anti-Jammer. Utilizzano un sofisticato modulo GSM che riesce a intercettare il disturbo di segnale bloccando il veicolo, avvisando la Centrale Operativa e azionando il clacson.
La sicurezza “vola sul satellite”, quindi?
Assolutamente sì. La tecnologia satellitare nel corso degli anni ha migliorato le proprie performance e contestualmente ridotto in maniera significativa i costi delle soluzioni e dei servizi erogati. Tradotto per l’utente significa che oggi ci sono delle soluzioni smart idonee per tutte le tipologie di clientela che va dalla formula di proprietà fino ad arrivare al comodato d’uso, passando per il noleggio o il pagamento frazionato. Con un’attenta politica di costi si è riusciti a rendere disponibile la tecnologia satellitare a qualsiasi cliente, con qualsiasi potere d’acquisto, per qualsiasi auto. Tanto più che chi installa un dispositivo satellitare paga meno l’assicurazione, senza contare i maggiori benefici nel delicatissimo campo della sicurezza stradale. Il dispositivo, infatti, in caso di crash rileva automaticamente il sinistro anche se l’automobilista è rimasto ferito, permettendo un immediato invio dei soccorsi. Questi strumenti telematici, quindi, sono anche in grado di salvare vite umane.