Riportiamo integralmente l’intervento pubblicato su networkassicuratoripd.blogspot.it.
RCA, il Parlamento lasci perdere. Non faccia come Penelope oppure faccia una volta per tutte il suo vero lavoro dando linee guida chiare, coerenti con le norme europee e armonizzate con l’evoluzione in corso del sistema, dia maggior ruolo all’Ivass che ha dimostrato di avere tutte le sensibilità e competenze necessarie. Le compagnie assicurative si sono appena adeguate alle norme che impongono loro l’assorbimento dei costi della scatola nera, quando il Governo ora dice “vabbè, abbiamo scherzato”. O almeno questo sembra il senso delle dichiarazioni del sottosegretario Vicari al Corriere Economia del 28 ottobre. Eh, no!
Con queste cose non si scherza. In un periodo di crisi, il continuo cambio delle regole non fa altro che aumentare i costi per l’adeguamento di processi, strumenti e organizzazione.
Le decisioni erano già state prese dal governo precedente sostenuto dagli stessi partiti, ma non erano ancora operative: a questo governo si chiede solamente di completare queste regole, e non è poco! Si incominci a fare invece di disfare come una tela di Penelope e, da come saranno rese operative le regole, vedremo se ci saranno i risultati.
Quanto fatto dal Governo Monti andava benissimo ma mancavano le regole, i famigerati decreti attuativi senza cui nessuna riforma produce effetti, che portassero a questi risultati: massima diffusione di una scatola nera in grado di contrastare le frodi (quindi dotata di GPS, connessione GPRS e accelerometro) e possibilità per il consumatore di confrontare le offerte definendo l’oggetto da confrontare (la polizza base) e lo strumento (preventivatore ISVAP).
Invece si ricomincia tutto da capo in una trattativa che perde di vista l’unico attore che continua a rimetterci: il consumatore.
Costo della scatola nera: è una banalissima legge di mercato che dice “il costo della tecnologia diminuisce con la sua diffusione”. L’unica vera alternativa potrebbe essere l’obbligo di installazione da parte delle case automobilistiche anche in ottica di direttiva europea sull’e-call.
Intervento di indennizzo diretto: inutile in quanto si spingono le compagnie a utilizzare solo la leva del prezzo come vantaggio competitivo e non il concetto di servizio. L’impatto sul costo della RC sarebbe comunque irrisorio.
Tre preventivi: troppe parole sono già state spese. E’ un intervento inutile se non addirittura dannoso per un cliente, cui si può fornire una informativa oggettiva e una visione completa dell’offerta assicurativa con la confrontabilità sul Tuopreventivatore Ivass.
Si pensi invece a semplificare e sburocratizzare gli adempimenti contrattuali favorendo il ricorso alle nuove tecnologie ed eliminando lo spreco di carta! Confermiamo infine che la tabella sulle grandi invalidità è da fare perché è giusta, anche se ci rendiamo conto che per un parlamento zeppo di avvocati “una prova di forza” contro questa lobby non è facile.