Come ogni anno dal 2016 a questa parte, Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e Legambiente hanno presentato i risultati dell’Osservatorio Focus2R. L’indagine si occupa di piste ciclabili, parcheggi dedicati a moto e biciclette, politiche di sostegno alla mobilità e alla sicurezza di chi si muove su due ruote.
Malgrado sia ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo, l’ultima rilevazione conferma comunque una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Un interesse in rialzo, che ha riguardato i principali indicatori del report, ma ancora non allineato al rinnovato protagonismo di biciclette e motocicli e alla loro crescente presenza in ambito urbano. Il mercato di riferimento descrive infatti un vero e proprio boom delle due ruote, con il settore bici che si avvia molto probabilmente a replicare il successo del 2020 con oltre 2 milioni di pezzi venduti e quello moto che segna un sorprendente + 21,2%, immatricolando quasi 290mila veicoli.
Entrando nel vivo dei risultati del rapporto, dall’universo della mobilità a pedali arrivano buone notizie sul fronte dell’infrastrutturazione ciclabili. Molti Comuni, anche per sopperire ai problemi di circolazione legati al Covid, hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili. La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale ad un +25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R. Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%). Per quanto riguarda infine il bike-sharing, il 54% dei comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi. Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna.
Sul fronte delle due ruote motorizzate, la media di moto ogni 100 abitanti si attesta sulle 13 unità, in crescita rispetto al 2019. In aumento il numero di città che consentono il libero accesso alle ZTL (56%), mentre resta critica la situazione dei parcheggi: un Comune su tre dedica alle due ruote una percentuale di stalli non superiore al 5%. Anche a seguito dell’andamento positivo del mercato, migliora la percentuale di città dove sono disponibili punti di ricarica dei veicoli elettrici.
Luci e ombre sulla sicurezza: preoccupa la percezione dei Comuni sul tema. Nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (PUM e PGTU) la sicurezza non è infatti considerata una priorità dal 51%.
Sono ormai troppi gli incidenti stradali che vede coinvolti chi utilizza bici o moto. Ma, allargando lo scenario, anche a monopattini, hoverboard, monoruota elettrici, segway. La domanda di questi mezzi di circolazione, fino a pochi anni fa relegati a un uso residuale sulle brevi distanze e ad appannaggio di pochi utenti, è in forte aumento e alla crescente richiesta di mobilità smart bisognerà dare risposte anche in termini di sicurezza. “In Viasat – commenta Valerio Gridelli, Chief BU Smart Connect – crediamo che la sostenibilità nella mobilità deve essere accompagnata necessariamente dall’innovazione tecnologica. Ecco quindi che attraverso nuovi e sempre più performanti dispositivi, Viasat riesce a garantire servizi di protezione e assistenza H24 in caso di necessità anche agli utenti della mobilità leggera, che sono poi quelli maggiormente esposti ai rischi.